Il consumo pro capite di carne bovina in Argentina scende ancora, consolidando un fenomeno che vede meno ‘affollata’ la griglia degli argentini. Nel 2021, spiegano i dati della Camera di industria e commercio di carne e derivati, si attesta a 47,6 chili per abitante. È il dato più basso della storia, nel paese della carne per eccellenza.

argentina cala consumo carne bovina pro capite 2021

Per la prima volta, dunque, in Argentina il consumo pro capite di carne bovina è sceso sotto i 50 chili, registrando un -4,8 per cento nel 2021 rispetto all’anno precedente, 2,4 chili in meno. Ancora più marcata (-30,7 per cento) la differenza sull’ultimo picco, quello del 2007, quando il consumo toccò i 68,7 chili per abitante. Le cause, spiegano gli addetti ai lavori, sono principalmente di natura economica.

La caduta del consumo interno viene attribuita alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, per la crisi economica e l’inflazione che nel 2021, calcoli non ancora ufficiali, è attorno al 50 per cento. Secondo voci del settore, inoltre, il blocco dell’export deciso dal governo nei mesi scorsi, al fine di controllare i prezzi sul mercato nazionale, non sembra avere raggiunto risultati significativi.


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Cali anche nella produzione di carne bovina in Argentina. Nel 2021 si è attestata su 2,977 milioni di tonnellate di prodotto con osso, cioè il 6,1 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Considerando i giorni effettivi di lavoro – meno del solito per effetto delle misure anti pademia – la caduta risulta dell’8,7 per cento. Il mercato interno ha assorbito 2,180 milioni di tonnellate perdendo quasi il 4 per cento. L’export, invece, è stato di 797.600 tonnellate con una diminuzione dell’11,7 per cento su anno.

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