Il 10 novembre di ogni anno in Argentina si celebra il Día de la tradición, il giorno della tradizione argentina. La data ricorda la nascita (nel 1834) di José Hernández, poeta, scrittore e giornalista, autore di due opere fondamentali per la cultura e società argentina: El Gaucho Martín Fierro e La Vuelta de Martín Fierro. Entrambi sono scritti-chiave per la comprensione della letteratura argentina.
L’idea di istituire una giornata per commemorare le tradizione gauche si deve al poeta Francisco Timpone, che la propose il 13 dicembre del 1937 in una riunione della Agrupación “Bases”, un gruppo di pensiero che rendeva omaggio a Juan Bautista Alberdi, politico considerato padre intellettuale della Costituzione argentina del 1853. Fu quindi questo gruppo a proporre al Senato della provincia di Buenos Aires, nel 1938. L’anno dopo l’approvazione con legge ad hoc.
Il Día de la tradición è una opportunità per celebrare, in ogni provincia argentnia, la cultura del paese andando al di là della ‘tradición gaucha’, includendo ogni principale aspetto del dna di un popolo. Dal cibo alla cultura, arte e sport. La giornata della tradizione assume varie ‘forme’ a seconda delle province giacché ogni territorio argentino ha usi e costumi differenti. Si va da eventi fieristici con doma dei cavalli ai balli folcloristici, spesso diversi a seconda della provincia.
È una occasione per fare gruppo, con famiglia e amici, da vivere maggiormente nel ‘campo’, proprio perché quella era la ‘dimensione’ dei gauchos. Considerando anche il clima favorevole della primavera australe, un asado da preparare e consumare all’aperto è pressoché un obbligo. Mate compreso. E, neanche a farlo di proposito, il 2018 nella giornata della tradizione si gioca la più tradizionale delle partite del calcio argentino, per giunta in una occasione unica come quella della Copa Libertadores a doppia finale.
Il gaucho, chi era la figura più nota e leggendaria della storia argentina
