L’Argentina è il primo paese dell’America Latina a riconoscere il diritto alla ‘non binarietà’. Un decreto pubblicato mercoledì 21 luglio sulla gazzetta ufficiale dello Stato riconosce il diritto a non farsi identificare con le tradizionali M e F sui documenti di identità. Così, nell’ordinamento argentino entra il concetto di identità di genere ‘non binaria’, lasciando all’individuo la possibilità di percepire in modo autonomo il proprio essere.

La lettera X, dunque, è una terza opzione che dovrà essere contemplata sul documenti di identità e garantita a chi ne faccia espressa richiesta, non sentendosì né uomo né donna. Una conquista sul piano dell’identità di genere, sottolineano dal governo, “norme che rispondono al diritto all’identità di genere, che rientra nel campo dei diritti dell’uomo”.

Ugualmente, viene sottolineato, il decreto sulla ‘non binarietà’ è strettamente legato al diritto di non essere destinatari di discriminazioni “sulla base dell’identità del singolo, della propria salute, dell’intimità e del desiderio di realizzare il proprio percorso di vita così come immaginato”.


Il campo di applicazione delle nuove norme fissato dal decreto prevede il ricorso alla X sui documenti in caso di non binarietà, sesso indefinito, autopercezione “o qualsiasi altra senso nel quale si senta identificata una persona che non si senta compresa nel binomio maschio-femmina”.

argentina documento identità non binari sesso x
Il presidente, Alberto Fernández

Vale per i cittadini argentini ma il decreto risconosce lo stesso diritto a quegli stranieri in possesso o con diritto di richiedere lo specifico Dni (Documento nacional de identidad, corrispondente alla nostra Carta d’identità), il passaporto straordinario, il documento di viaggio per rifugiati e apolidi.

Lgbt, in Argentina ok a legge che fissa quota di posti di lavoro per transessuali e transgender

TI POTREBBERO INTERESSARE