Il presidente Alberto Fernández ha dichiarato lo stato di emergenza idrica per i prossimi 180 giorni. Il provvedimento è conseguenza della grave secca del fiume Paraná, il principale dell’Argentina, con ripercussioni sulle province di Formosa, Chaco, Corrientes, Santa Fe, Entre Ríos, Misiones e Buenos Aires.

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Come sottolinea il governo, alla base della decisione “l’impatto e le conseguenze della storica secca, la più grave degli ultimi 77 anni per il bacino del fiumi Paraná, Paraguay e Iguazú” (Allarme ambientale in Argentina: la secca del Paraná, primo fiume del paese. La peggiore dal 1944).

Alla base della secca del fiume Paraná c’è soprattutto il deficit di precipitazioni nei bacini brasiliani di Paraná e Iguazú e i ricercatori del Conicet, il corrispondente dell’italiano Cnr, sottolineano che il livello basso del fiume mostra un record anche sui tempi, considerando che dura da quasi 740 giorni e le previsioni indicano che potrebbe andare avanti così fino a dicembre.


“Dal 1901, anno in cui cominciarono i rilievi idrometrici a Corrientes, non si è mai verificata una situazione simile, così estesa nel tempo”, aggiungono. Lo studio sulla tendenza dei fenomeni Niño e Niña porta gli esperti a prevedere che l’allarme Paraná potrebbe estendersi fino alla fine del 2021. Come principale conseguenza, concludono, la disponibilità e distribuzione dell’acqua generando problemi in diverse città dell’Argentina.

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Il decreto che dispone lo stato di emergenza idrica abilita diversi uffici dell’amministrazione nazionale a misure di carattere eccezionale. Se il ministero dei Trasporti, per esempio, è chiamato a valutare le condizioni di navigabilità e accesso ai porti, quelli di Produzione e Lavoro a operare per garantire la continuità delle attività produttive e la conservazione dei relativi posti di lavoro.

Ugualmente, il ministero dell’Economia dovrà assicurare le condizioni per garantire le normali forniture di energia elettrica e gas naturale e dara priorità al trasporto dei combustibili. Delicato è anche il ruolo del ministero dell’Ambiente nella prevenzione e lotta agli incendi, che nell’acqua trovano la principale risposta.

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