Disagi e incertezza per i passeggeri dei voli da e per l’Argentina dopo la decisione del governo sulle nuove misure anti Covid. Tra queste, difatti, anche la fissazione di un tetto massimo di persone ammesse all’ingresso nel paese: dalle duemila iniziali il limite è stato ridotto a seicento. La ratio, secondo l’esecutivo, è quella di limitare il più possibile l’arrivo in Argentina delle ultime varianti del coronavirus.

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È così partita la corsa delle compagnie aeree alla cancellazione e riprogrammazione dei voli, per il momento fino a metà luglio. A cominciare dalla compagnia di bandiera, Aerolíneas Argentinas, che ha già comunicato la cancellazione di 59 dei 90 voli che erano stati programmati fino all’11 luglio, tra cui Madrid, Miami, Santiago del Cile, Asunción.

Diverso il caso di Latam, che ha ricevuto il via libera per il volo su Lima del 1 luglio ma limitato a 150 passeggeri. Ma la compagnia ha disposto la cancellazione di tutti i suoi voli da e per la capitale peruviana fino al 12 luglio. Limitazioni anche alla Lufthansa, con due voli approvati da Francoforte a Buenos Aires il 30 giugno e il 7 luglio e di ritorno sullo scalo tedesco il 3 e il 10 luglio. Nettamente al di sotto dei due voli settimanali previsti.


C’è attesa soprattutto tra i passeggeri con voli in uscita dall’Argentina, in modo particolare con vettori europei come Alitalia, Air Europa, Air France. Intanto, gli addetti ai lavori manifestano contrarietà alla decisione del governo di Alberto Fernández. Dalla camera delle compagnie aeree in Argentina (Jurca) sottolineano che la misura è una “chiusura di fatto delle frontiere”, vedendosi costrette a cancellare o riprogrammare i voli di questi ultimi giorni di giugno e di una parte del mese di luglio. Salvo, chiaramente, eventuali proroghe.

La stessa Iata, che riunisce a livello mondiale tutte le compagnie aeree, ha chiesto un incontro con l’esecutivo di Buenos Aires: “Comprendiamo la preoccupazione del governo di proteggere la salute dei suoi cittadini, ma la nuova riduzione del 70 per cento del numero di passeggeri che possono entrare in Argentina obbligherà le compagnie ad abbandonare all’estero i passeggeri, compresi cittadini e residenti in Argentina”.

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