Nuovo balzo in avanti della povertà in Argentina. Secondo gli ultimi dati dell’Indec, l’istituto nazionale di statistica, alla fine del primo semestre del 2020 il tasso di povertà nell’intero paese è salito al 40,9 per cento. Si registra, così, un aumento di 5,5 punti rispetto allo stesso periodo del 2019, quando era del 35,4 per cento.

aumento povertà in argentina primo semestre 2020 crisi

Preoccupa anche l’aumento del livello di indigenza nel paese, cioè quella fetta di popolazione le cui possibilità non sono sufficienti all’accesso al paniere dei prodotti alimentari di base. Dal 7,7 per cento del primo semestre 2019, a fine giugno dell’anno in corso il tasso è risultato del 10,5 per cento.

Sullo sfondo del peggioramento della situazione sociale, un’economia nazionale che ha perso il 19,1 per cento, la disoccupazione salita al 13,1 e l’inflazione al 42,8 per cento. “Dati realmente critici, derivanti dalla crisi economica degli ultimi anni alla quale si è sommata la pandemia in corso”, sottolineano dal governo centrale.


L’aumento della povertà in Argentina si registra anche rispetto al secondo semestre del 2019, 5,4 punti in più rispetto al 35,5 per cento di fine anno. Nello stesso spazio temporale, anche l’indigenza ha registrato un incremento di due punti dall’8 per cento della fine del 2019.

Il tasso del 40,5 per cento di povertà è il più alto registrato dopo il 44,3 per cento del primo semestre 2004, fase finale della cirisi della convertibilità. In termini nominali, su una popolazione di circa 45 milioni circa 18 milioni sono in difficoltà, equivalendo al 30,4 per cento delle famiglie.

Situazione allarmante anche sul piano dei segmenti anagrafici. Il rapporto dell’Indec aggiunge che è in povertà più della metà degli argentini con meno di 14 anni, precisamente il 56,3 per cento. Ma il maggiore aumento si nota nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni: il tasso di povertà è aumentato di 7,1 punti percentuali raggiungendo il 49,6. È del 36,2 per cento se si considera la fascia tra i 30 e i 64 anni. Per gli ultra 65enni, invece, la povertà è stabile all’11,4 per cento.

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In termini di distribuzione della ricchezza, l’Argentina si conferma un paese asimmetrico al suo interno. È la città di Concordia, provincia di Entre Ríos, a registrare il picco più alto della povertà in Argentina, con addirittura il 52,2 per cento. Seguono Resistencia (Chaco) con il 48,7, l’area del Gran Buenos Aires con il 47,5, Salta 45,5, Santiago del Estero 42,5, Santa Fe 42,2.

I centri urbani col tasso più basso, invece, la città di Buenos Aires (17,3 per cento), Rio Gallegos (28,7) e La Rioja (29,8). Lo squilibrio è evidente anche tra la capitale e il suo hinterland: nel primmo caso l’aumento è del 3 per cento, nel secondo di 7,7 punti percentuali.

L’economia argentina migliora per il terzo mese consecutivo. Ma su anno è a -13,2%

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