È salito a tredici il numero di balene trovate morte in Argentina nel Golfo Nuevo, nelle acque della Penisola di Valdés. È l’aggiornamento che arriva dal locale Istituto per la conservazione delle balene della provincia patagonica del Chubut. Il primo caso è stato registrato il 24 settembre e oggi si contano dodici esemplari adulti e uno giovane.
Balene trovate morte in Argentina, si indaga sui livelli di tossine
Gli esperti, al lavoro senza sosta per comprendere le precise ragioni del fenomeno, confermano che nessuna delle balene rinvenute prive di vita presenta evidenti lesioni traumatiche e tutte, al contrario, mostrano uno stato di alimentazione nella norma, aspetto accertato con l’ispezione del contenuto intestinale realizzato su alcuni esemplari. Questo indica anche che i cetacei hanno avuto recente occasione di alimentarsi nelle acque del Golfo Nuevo, prima di morire.
L’obiettivo più urgente, spiegano gli esperti, è quello di analizzare campioni delle balene nonché l’acqua e i molluschi bivalvi per accertare la presenza di biotossine algali. Quella della cosiddetta ‘marea roja’ è difatti una delle ipotesi più accreditate.
📍Así fueron remolcadas hasta la costa las ballenas muertas en Pirámides.
— Diario Jornada (@JornadaWeb) September 28, 2022
🐋Los científicos tomaron muestras de los tejidos y el contenido estomacal. Mientras esperan los resultados de las necropsias para establecer las causas de las muertes.
🎥 @jumarafilms Johnny Raggio pic.twitter.com/svewX3TyYa
Nel Golfo Nuevo come in quello di San José, ha aggiunto il sindaco di Puerto Pirámides, è stato difatti riscontrato un livello di tossine più alto dei valori soliti, immaginando che possa essere, senza tuttavia escludere altre cause, l’evento che ha portato alla morte delle tredici balene franche australi.
Articolo: Puerto Madryn, è in Argentina il luogo migliore per osservare le balene. Quando e come
E c’è un minimo di allarme anche per la popolazione di quella zona, invitando i residenti a non consumare acqua erogata per l’uso umano proveniente, attraverso la rete idrica, dai dissalatori. Il processo potrebbe non depurarla del tutto da eventuali tossine. Ugualmente, viene sconsigliato il consumo di molluschi bivalvi e gasteropodi.
Articolo: Argentina: un paese, più ecosistemi. La ricchissima fauna dal cielo sulle Ande alla Patagonia