Può darsi che in quarantena, lontani dai divieti sacrosanti sui luoghi di lavoro, si fumi di più. Ma non è questo il motivo alla base dell’allarme lanciato in Argentina. “Questa settimana finiscono le sigarette”, ha annunciato Adrián Palacios, il presidente dell’ente di categoria che riunisce i cosiddetti kiosqueros. In tutta l’Argentina il kiosko è una istituzione, anche perché ci trovi di tutto, a cominciare dalle sigarette.

C’è carenza di ‘puchos’, così chiamano le sigarette a quelle latitudini, e risulta particolarmente evidente a Buenos Aires e nel Conurbano. Ma la situazione non è diversa anche in province come Chaco, Jujuy, Santa Cruz e Terra del Fuoco. Alla base ci sono le misure di distanziamento sociale decise dal governo e che ormai si protraggono dalla seconda metà di marzo, con previsione di estensione fino al 26 maggio.

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Di qui a una interruzione della produzione sia di sigarette che di tabacco sfuso, da rullo. Secondo gli addetti ai lavori, gli stock sarebbero ormai tutti usciti dai magazzini con piccole rimanenza qua e là. Ma insufficienti a coprire la domanda degli argentini. Tant’è che non mancano le cose ai chioschi per assicurarsi qualche pacchetto.


Arriva così al ministro della Produzione, Matías Kulfas, la richiesta di autorizzare, seppure nel rispetto di tutte le misure del caso, la ripresa delle attività delle imprese che producono il vizio, con numeri importanti della filiera. Dal ministero dell’Agricoltura assicurano che le aziende coinvolte riprenderanno a produrre “quanto prima”, facendo notare che spesso sono i divieti imposti da province e comuni. Converrebbe allo Stato, visto che l’80 per cento del prezzo di sigarette e tabacco è rappresentato da tributi. E anche ai kiosqueros visto che normalmente con un pacchetto di sigarette si compra sempre altro.

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Nel frattempo, però, chi piò si ‘organizza’: il contrabbando. Controlli rigidi alle frontiere, in modo particolare lungo quella tra Argentina e Paraguay. È di là che entrano principalmente, per poi essere piazzate in ogni modo, anche con la vendita online.

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