La seconda ondata di coronavirus in Argentina non accenna a placarsi. L’ultimo bollettino del ministero della Salute indica in 24.601 i nuovi contagi nelle 24 ore, con altre 576 vittime. Con queste il totale dei morti dall’inizio della pandemia è salito a 75.056. Il totale dei contagi conferma l’Argentina all’undicesimo posto nel mondo tra i 147 monitarati costantemente dalla statunitense Johns Hopkins University: sono 3.586.736 dei quali 354.020 ancora attivi.

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Il presidente, Alberto Fernández, e il ministro della Salute, Lucia Vizzotti

Situazione delicata anche nella città di Buenos Aires, che ha superato i 400mila casi dal marzo del 2020, ma è la provincia di Buenos Aires ancora il centro dell’epidemia nel paese sudamericano, con 1.539.612 finora accertati. Ugualmente complicata è la condizione delle strutture sanitarie pubbliche e private: le unità di terapia intensiva risultano occupate al 74,1 per cento a livello nazionale e al 76,2 per cento nell’area metropolitana di Buenos Aires. In alcune province, però, si segnala completa saturazione.

A preoccupare è soprattutto il ritmo delle mortalità per Covid-19. Nel mese di maggio l’aumento dei nuovi morti nelle 24 ore è aumentato del 25 per cento. Se si confronta il picco dei decessi nella prima ondata con quello nella seconda i numeri sono rispettivamente di 515 (9 ottobre 2020) e 745 (18 maggio 2021).


Secondo le autorità sanitarie, l’aumento così pronunciato dei decessi è diretta conseguenza dei recordi di contagi che si sono registrati nel mese di aprile. Ma anche della scarsa disponibilità di vaccini, con un piano di immunizzazione che stenta. Tuttavia, negli ultimi giorni, e entro la fine di maggio, il governo nazionale ha certezza di una maggiore disponibilità per nuovi consistenti arrivi di Sputnik V e AstraZeneca.

Nonostante la cifra dei 75.056 morti, il tasso di mortalità per coronavirus in Argentina si sta mantenendo relativamente stabile, sul 2,09 per cento. Significa che, in media, ogni cento contagiati sono all’incirca due a non sopravvivere. Prendendo in considerazione la regione latinoamericana, il tasso risulta più basso del 9 per cento del Messico, del 5 in Ecuador, del 4 in Bolivia.

Calcolato su milione di abitanti, l’Argentina conta 1.638 decessi con una tendenza piuttosto stabile. E più basso di una ventina di paesi tra cui Brasile (2.169), Italia (2.075) e Belgio (2.169). Meglio in Cile che conta 1.524 morti ogni milione di abitanti o in Ecuador con 1.187 o in Uruguay con 1.137.

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