La lotta dell’America Latina contro il coronavirus è difficile, tra mancanza di organizzazione, scarsità di vaccini e la presenza del grande ‘untore’ continentale, quel Brasile che dal principio ha sottovalutato la portata della pandemia. E che oggi, numeri ufficiali alla mano, ha superato il mezzo milione di morti, offrendosi, tra polemiche, anche come campo di gioco della Copa Amérca 2021. Tra i grandi numeri del Covid in terra latinoamericana c’è anche l’Argentina, dove la seconda ondata ha fatto ripiombare il paese nello sconforto aumentando la già forte incertezza sul piano economico.
Con l’ultimo bollettino del ministero della Salute, l’Argentina è l’ottavo paese al mondo per numero di contagi dallo scoppio dell’epidemia. I 15.631 nuovi casi delle ultime 24 ore hanno aggiornato il totale a 4.258.394 con le 495 ulteriori vittime che portano a 88.742 morti dal marzo del 2020.
Nel conteggio globale della Johns Hopkins University, l’Argentina è salita così all’ottavo posto nel mondo come numero di contagi accertati ufficialmente (appena il 9 giugno era salita al nono) superando l’Italia che ne conta 4.252.095 ma il cui numero di chi non ce l’ha fatta è ben più alto, 127.253, e al momento ottavo paese al mondo per decessi Covid).
Plan de Vacunación COVID-19
— Ministerio de Salud de la Nación (@msalnacion) June 19, 2021
Aplicaciones totales: 18.014.829
Vacunados con 1 dosis: 14.335.638 personas
Vacunados con 2 dosis: 3.679.191 personas
Monitor Público de Vacunación🔻https://t.co/HoQztPaLaI
I dettagli della consueta comunicazione ministeriale evidenziano che in questa seconda ondata, nell’ordine, l’epidemia di coronavirus in Argentina continua a premere maggiormente sulla provincia di Buenos Aires, su quelle di Córdoba e SaAnta Fe, sulla capitale Buenos Aires. A ogni modo, è da diverse settimane che è aumentata l’intensità di circolazione in aree del paese quasi risparmiate nella seconda ondata.
E non è facile neanche sul piano della risposta del sistema sanitario, che conta quasi 7.400 pazienti nei reparti di terapia intensiva. Questi risultano occupati al 74,6 per cento a livello nazionale e al 71 per cento nell’area metropolitana di Buenos Aires. Intanto prosegue l’attività del governo nazionale per accaparrarsi il più alto numero di vaccini possibili e correre più veloce che può nel piano di immunizzazione.
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