Obbligo di coprirsi naso, bocca e mento: è la misura disposta dal governo della città di Buenos Aires a partire dal 15 aprile fino a nuova comunicazione. È una delle decisione prese dalle autorità in linea con l’emergenza sanitaria. La capitale e la provincia di Buenos Aires contiuano a essere le aree del paese più colpite dal Covid-19. Il coronavirus in Argentina ha finora causato la morte di 109 persone, con 2.443 casi finora accertati e un livello accettabile di uso delle terapie intensive, 117 in tutto il paese.

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Nella capitale è dunque fatto obbligo coprirsi bocca, naso e mento nei mezzi di trasporto, negli esercizi commerciali, uffici pubblici, al fine di evitare la circolazione del virus. Le norme varate dal governo della città autonoma di Buenos Aires prevedono anche una sanzione per i trasgressori, da 10mila a 80mila pesos, tra 140 a poco più di 1.100 euro.

Buenos Aires si va così ad aggiungere ad altre aree del paese che hanno già disposto l’obbligo, come le province di Neuquén, La Rioja, Misiones, Jujuy, Santiago del Estero, Salta e Catamarca. E si è in attesa che la stessa misura venga decisa dalla provincia di Buenos Aires, la più popolosa e la più interessata dai casi di coronavirus.


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Viene però precisato che è obbligatorio usare dei ‘tapaboca’, sostanzialmente dei dispositivi ‘artigianali’, anche fatti in casa al fine di evitare un uso eccessivo di mascherine cioè i dispositivi di protezione individuale che vanno riservati al personale medico. Una decisione che si rende necessaria vista la carenza di mascherine in Argentina come in gran parte del mondo.

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È per questo che dal dipartimento Salute del governo cittadino invitano comunque alla prudenza, non garantendo i dispositivi ‘fai da te’ una protezione reale al pari delle mascherine di massima filtrazione in entrata e in uscita.

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