L’Argentina ha superato i 60mila morti per coronavirus, con l’accelerazione dell’epidemia conseguenza della seconda ondata. La cifra è salita con l’ultimo bollettino del ministero della Salute che, nelle ultime 24 ore monitorate, ha riportato 291 nuovi decessi, aggiornando il totale a 60.083, e ulteriori 25.932 casi. Così, il totale dei contagi dall’inizio della pandemia nel paese sudamericano è salito a 2.769.552. Di questi, l’87,54 per cento (2.424.675) è dichiarato guarito lasciando ancora 284.794 casi attivi.

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Provincia e città di Buenos Aires continuano a essere i distretti del paese a più alto tasso di circolazione del nuovo coronavirus. A questi, difatti, l’ultimo bollettino attribuisce quasi il 60 per cento dei nuovi casi. Meno colpite le altre province che, però, hanno un peso demografico nettamente inferiore. Tant’è che del tale casi da marzo 2020, alla provincia corrispondono 1.200.721 casi accertati e 315.734 alla capitale, quindi il 55 per cento circa.

A preoccupare è la situazione delle strutture sanitarie, definita ormai “preoccupante” dagli addetti ai lavori, segnalando che ci sono terapie intensive occupate al 70 per cento e altre al 100 come conseguenza dell’aumento di casi per la seconda ondata di coronavirus. Anche Buenos Aires non è esente. I posti di terapia intensiva degli ospedali pubblici ubicati nella capitale, fanno sapere le autorità della città, sono occupati al 71,7 per cento.


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