Un gesto di solidarietà anche verso l’Argentina e di invito a resistere in questa fase di pandemia. Le autorità della città svizzera di Zermatt hanno proiettato la bandiera albiceleste sulla vetta del monte Matterhorn. Ogni notte, difatti, il punto più alto del Cervino, che tocca i 4.500 metri, si ‘veste’ con la bandiera di un paese, in segno di fratellanza verso un mondo alle prese con l’emergenza sanitaria. La notte del 22 aprile è stato il turno dell’Argentina.
Il coronavirus in Argentina ha finora dei numeri contenuti rispetto anche ad altri paesi della regione sudamericana. I casi finora accertati sono 3.288, con 159 decessi.
El Matterhorn, la montaña más famosa de los Alpes, se iluminó anoche con los colores de la bandera 🇦🇷 como señal de esperanza y solidaridad pic.twitter.com/rcuLI9FmhW
— Embajada de Suiza en Argentina (@SuizaArgentina) April 22, 2020
L’immagine della bandiera argentina sul Cervino è stata condivisa sui social dall’ambasciata svizzera a Buenos Aires con l’opportuna illustrazione dell’opera. “L’artista Gerry Hofstetter illumina il Matterhorn, la montagna più famosa delle Alpi come segnale di speranza e solidarietà verso l’Argentina nella lotta alla pandemia”, ha scritto l’ambasciatore Heinrich Schellenberg.
E c’è un ulteriore dettaglio di fratellanza, come spiegano dalla località di Zermatt: “Molti svizzeri sono emigrati in Argentina nel Diciannovesimo secolo e conservano ancora forti legami con la loro antica patria. Il nostro pensiero va alla popolazione argentina in questi tempi senza precedenti”.
Quello ideato dal comune di Zermatt è un gesto con un significato profondo. La vetta del Cervino, in modo particolare il lato settentrionale, è una delle grandi sfide dell’alpinismo, e ogni anno attrae migliaia di scalatori. Quest’anno non è possiible, per ragioni connesse alla pandemia. Ed è per questo che “la luce dà speranza e vale anche in questo momento difficile per tutto il mondo”, ha spiegato l’autore dell’opera visiva.
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