I nuovi seimila contagi in 24 ore, la metà dei cuali nell’area metropolitana di Buenos Aires, preoccupano il governo. L’Argentina è alle prese con un nuovo aumento di casi di coronavirus e il presidente, Alberto Fernández, avverte: c’è il rischio di tornare a misure restrittive. Il paese sudamericano ha già vissuto quella che diversi media internazionali hanno definito la quarantena più lunga del mondo. Dal 20 marzo e per i successivi nove mesi, gli argentini hanno sofferto chiusure rigide, seppure con diverse eccezioni.

coronavirus in argentina aumento casi fernandez rischio nuove misure

“La pandemia non è superata e come società abbiamo davanti una vera sfida”, avverte Fernández. Che fa appello alla responsabilità collettiva “per evitare di fare un passo indietro” perché “c’è il rischio che tutto torni a fermarsi”.

Con 1.640.718 casi di Covid-19 finora accertati l’Argentina è il dodicesimo al mondo nella lista dei paesi più colpiti reealizzata dalla Johns Hopkins University. Le vittime sono 43.482. Il leader peronista parla soprattutto ai giovani ritenuti i più “rilassati” in una estate australe che si vive nelle località di mare e nelle città. “I giovani non avvertono il rischio che stiamo vivendo, devono comprendere che sono vettori nella trasmissione del contagio”. Ma è a “tutti” l’invito a rispettare i protocolli di sicurezza.


Superata la fase dell’isolamento, in Argentina le attuali norme impongono il distanziamento come sintesi tra le riaperture e la necessità di non abbassare la guardia. Tra gli esperti che forniscono la loro consulenza al governo, non sono isolati i tecnici che suggeriscono nuove misure restrittive che, tuttavia, non trovano consenso unanime tra le autorità politiche periferiche.

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A ricorrere al coprifuoco, dall’una alle 6.30 è il governo della provincia de La Pampa, disponendo la chiusura di luoghi di aggregazione alla mezzanotte. Che, in sostanza, è ciò che stanno valutando anche a livello centrale per tutto il paese: quello che laggiù chiamato “toque de queda sanitario”, limitare la libertà di movimento nelle ore notturne.

Misure “forti ed efficaci” non sono affatto escluse dalla provincia di Buenos Aires: tre settimane di risalita della curva pandemica è un segnale preoccupante. Soprattutto considerando che della stessa provincia fanno parte le affollate località balneari argentine.

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