Coronavirus in Argentina – Le ultime 24 ore monitorate dalle autorità sanitarie indicano che la curva pandemica è lontana dalla sua attesa e sperata discesa. Il coronavirus in Argentina ha prodotto altri 153 decessi con 6.377 nuovi casi in tutto il paese. Il totale dei contagi sale così a 183.373 con 3.441 morti. Statistiche alla mano, è stata la giornata con più casi e più decessi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i primi di marzo. Sono 80.596 i pazienti già dichiarati guariti dal Covid-19 in Argentina.

Contrariamente alla situazione di qualche settimana fa, ormai non si sono province che non abbiano riportato nuovi casi di coronavirus negli ultimi 14 giorni. Difatti, gli ultimmi 6.377 nuovi contagi sono così distribuiti: 4.415 nella provincia di Buenos Aires, 1.239 a Buenos Aires città, 161 nella provincia di Jujuy, 93 Chaco, 91 Córdoba, 81 Río Negro, 77 Mendoza, 50 Santa Fe, 37 Tucumán, 33 Terra del Fuoco, 27 Neuquén, 20 Entre Ríos, 11 La Rioja, 11 Salta, 9 Santa Cruz, 6 La Pampa, 5 Chubut, 3 San Luis, 3 Corrientes, 2 Santiago del Estero, 1 a Catamarca, Misiones e San Juan.

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Le proporzioni tra capitale, provincia di Buenos Aires e il resto del paese sono evidenti ed è ormai una costante negli ultimi mesi, fattore che ha portato a differenziare le misure di contenimento: più rigide tra la capitale e la sua area metropolitana che ricade nella provincia di Buenos Aires, più flessibili nel resto del paese. Tuttavia, conseguentemente a piccoli nuovi focolai, sono diverse le località che hanno deciso un ritorno alla fase 1, più rigorosa in termini di divieti.


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L’indice di positività, che misura i casi individuati sul numero dei test realizzati, nell’ultima giornata monitorata è stato del 41,1 per cento come media nazionale. Nel fulcro della pandemia nel paese, capitale e provincia di Buenos Aires, è stato rispettivamente del 39,1 e 48,5 per cento. In modo particolare, Buenos Aires, dopo la flessibilizzazione dell’ultima quarantena, ha visto aumentare il numero di nuovi casi giornalieri tra i 1.100 e i 1.200. Gli 854 delle ultime 24 ore portano il governo della città a parlare di “cauto ottimismo”. Meno nella provincia dove due settimane fa la maedia era di 2.544 mentre nell’ultima giornata si è saliti a 3.852.

Ma c’è l’altro grande fattore di preoccupazione, la tenuta del sistema sanitario in merito alla disponibilità dei posti letto di terapia intensiva. A livello nazionale è salita al 54,4 per cento ma tra Buenos Aires e la sua area metropolitana l’indice è ormai al 63,6 per cento. Ed è soprattutto in questa parte del paese che risiede l’ansia delle autorità politiche e sanitarie.

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