Sono 167 i morti per coronavirus in Argentina quando, alla mattina del 24 aprile, il totale dei contagi nel paese tocca le 3.435 unità per 976 già considerati guariti dal Covid-19. Rispetto ai numeri più drammatici che arrivano da paesi come Brasile, Cile, Ecuador e Perù, l’Argentina sta tenendo. Ed è qui che si inquadra la nuova decisione del presidente, Alberto Fernández, di prolungare la quarantena. Il capo dello stato ha dal principio sposato la linea della tutela della salute anche a svantaggio di un’economia nazionale che da quasi due anni è di nuovo in difficoltà.

coronavirus in argentina estensione quarantena 10 maggio

Di rinnovo in rinnovo, dopo il primo provvedimento del 20 marzo, l’Argentina si troverà in lockdown fino al 10 maggio. L’obiettivo, rigoroso, è quello di evitare il diffondersi di un’epidemia ingestibile dal sistema sanitario nazionale. Non è ancora chiara la tendenza della curva epidemica, la cui fase di discesa potrebbe arrivare anche a giugno. Per questo il governo non esclude una ulteriore estensione della quarantena obbligatoria anche dopo il 10 maggio, anche sulla base degli sviluppi, ancora remoti, su protocolli certi di cura.

C’è, però, il nodo delle attività economiche private e la linea dell’esecutivo è di una progressiva flessibilizzazione della quarantena nelle aree del paese meno colpite. L’idea è quella di consentire, con tutte le misure precauzionali del caso, le attività nelle province poco colpite dal coronavirus. È il caso di Jujuy, La Pampa, Entre Ríos, Misiones, Salta, San Juan, Neuquén, Santa Cruz e Mendoza. e non vale per la capitale e la provincia di Buenos Aires che insieme totalizzano oltre la metà dei casi accertati.


coronavirus in argentina estensione quarantena 10 maggio

Nonostante gli effetti positivi del distanziamento sociale, non è escluso che il dato totale del coronavirus in Argentina sia sottostimato, legato proporzionalmente alla quantità di tamponi eseguiti. Per questo le autorità sanitarie hanno deciso di ricorrere a test rapidi per individure gli asintomatici, principale preoccupazione in tutti i paesi colpiti dal Covid-19.

I test, spiega il ministro della Salute, Ginés González García, saanno effettuati inizialmente presso le principali stazioni del trasporto pubblico della città di Buenos Aires. Il governo punta così a ottenere un quadro più chiaro sulla presenza e diffusione del virus in vista di una prossima ulteriore flessibilizzazione del lockdown.

Dengue, l’altro virus che preoccupa l’Argentina. Buenos Aires l’area più colpita

TI POTREBBERO INTERESSARE