Sono precisamente 2.001.034 i casi di coronavirus in Argentina dalla scoperta del primo contagio, il 3 marzo del 2020. Anche l’ultimo bollettino del ministero della Salute ha confremato la tendenza degli ultimi giorni: 7.739 nuovi cai con 109 decessi. Le stesse autorità comunicano che finora i pazienti guariti sono 1.798.120 a fronte dei 153.240 ancora attivi.

coronavirus in argentina febbraio 2021 2 milioni casi morti vaccinazione

I pazienti in terapia intensiva sono 3.561 corrispondendo a un tasso di occupazione dei posti letto di massima cura del 54,5 per cento a livello nazionale e del 59,7 nell’area metropolitana di Buenos Aires, dal prinicipio la più colpita e che registra ultimamente un andamento verso l’alto della curva pademica.

La divisione dei casi totali per distretto indica la diffusione del coronavirus in Argentina. Nella provincia di Buenos Aires, la più colpita in assoluto anche per ragioni demografiche, i casi finora accertati sono 835.204, mentre se ne sono registrati 219.667 nella capitale. Nella provincia di Catamarca sono 6.461, Chaco 32.034, Chubut 44.565, Corrientes 19.083, Córdoba 149.908, Entre Ríos 42.987


A Formosa sono 893, Jujuy 19.633, La Pampa 17.353, La Rioja 9.732, Mendoza 65.227, Misiones 6.293, Neuquén 57.622, Río Negro 50.017, Salta 24.513, San Juan 14.457, San Luis 19.124, Santa Cruz 34.177, Santa Fe 210.514, Santiago del Estero 21.633, Terra del Fuoco 22.318 e Tucumán 77.619.

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Intanto, in tutto il paese va avanti il piano vaccinale intrapreso il 29 dicembre con l’utilizzo del vaccino russo, Sputnik V. È difatti a Mosca un aereo speciale della Aerolíneas Argentinas per una nuova fornitura. È la quarta dopo le 300mila dosi arrivate il 24 dicembre, altrettante il 16 gennaio e 240mila dosi sono arrivate a Buenos Aires il 28 gennaio, 20mila delle quali destinate alla Bolivia.

Difficoltà, invece, si registrano nel negoziato tra Argentina e Cina per la possibile fornitura di 30 milioni di dosi del farmaco prodotto dalla Sinopharm. Secondo le indiscrezioni della stampa argentina, i due governi non riescono a trovare un’intesa sul prezzo. Pechino ha imposto quello di 30 dollari per unità, considerato troppo alto dal governo di Buenos Aires. In caso di esito positivo delle trattative, in Argentina un milione di dosi potrebbero arrivare già nel mese di febbraio.

Nel frattempo, il ministero della Salute ha autorizzato l’uso nel paese in via emergenziale del vaccino Covishield prodotto dal Serum Institute dell’India sulla base della tecnologia del vaccino prodotto da Oxford-AstraZeneca. La locale autorità di regolazione dei farmaci (Anmat) aveva già approvato a sua volta l’uso emergenziale del vaccino elaborato nel Regno Unito.

L’Anmat ha informato di disporre di “tutte le informazioni in relazione al rispetto degli standard richiesti agli impianti di produzione, sviluppo e preparazione dei prodotti, alla loro certificazione nel paese di origine e al rispetto degli standard di qualità”. E che “non si sono verificati eventi avversi gravi, né sono state individuate differenze significative nell’efficacia osservata nelle diverse fasce di età che hanno partecipato alle sperimentazioni cliniche”.

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