Con i 31.137 nuovi contagi nelle 24 ore, l’Argentina supera un altro limite. Dall’inizio della pandemia sono 4.008.771 i casi totali di coronavirus, numero che ne fa il nono paese al mondo per numero di contagi accertati. La forza della seconda ondata del Covid-19, con dati giornalieri che hanno superato anche i 40mila casi, ha visto l’Argentina salire di tre posizioni in poche settimane il ranking della Johns Hopkins University.
Il ministero della Salute segnala che sono 3.585.811 i pazienti già guariti dal Covid mentre il totale dei decessi è aggiornato a 82.667. La curva epidemiologica, tuttavia, negli ultimi sette giorni mostra un inizio di discesa, con la media di nuovi casi in diminuzione in più edlla metà delle province del paese. A livello nazionale il calo è del 17 per cento, passando dalla media di 32.860 nuovi casi al 2 giugno ai 27.376 dell’8 giugno.
È, secondo gli esperti, il risultato della ridotta circolazione in adempimento delle ultime misure imposte dall’esecutivo nazionale e dai governi provinciali a partire dal 22 maggio. Che si combina con la crescita del ritmo del piano di immunizzazione, che negli ultimi giorni sta registrando numeri record grazie a una maggiore disponibilità di vaccini.
Plan de Vacunación COVID-19
— Ministerio de Salud de la Nación (@msalnacion) June 8, 2021
Aplicaciones totales: 14.939.963
Vacunados con 1 dosis: 11.822.172 personas
Vacunados con 2 dosis: 3.117.791 personas
Monitor Público de Vacunación🔻https://t.co/HoQztPaLaI
Con l’arrivo del principio attivo dello Sputnik V dalla Russia, dopo l’approvazione del primo lotto prodotto, l’Argentina vede una nuova possibilità di recupero sul terreno delle vaccinazioni. È di cinque milioni di dosi al mese, a pieno ritmo raggiunto, la stima del laboratorio Richmond che, nei primi giorni, dichiara di poter raggiungere la quota di 500mila a settimana.
Alla data del 9 giugno, l’Argentina è già entrata nella disponibilità di 18.931.945 di dosi: 9.415.745 di Sputnik V tra primo e secondo componente del ciclo, quattro milioni di Sinopharm, 58mila di AstraZeneca-Covishield, 1.944.000 di AstraZeneca attraverso il meccanismo Covax e 2.992.200 di AstraZeneca-Università di Oxford il cui prinicipio attivo è stato prodotto nella stessa Argentina in collaborazione col Messico incaricato della distribuzione nella regione latinoamericana.