Il vaccino anti Covid Sputnik V sarà prodotto anche in Argentina. È l’intesa raggiunta dal laboratorio farmaceutico argentino Richmond con il Fondo russo per gli investimenti diretti. In questo modo il paese sudamericano cerca di raggiungere una maggiore autonomia affrancandosi dalle difficoltà di reperire forniture che si stanno verificando a livello globale.

Dal principio l’Argentina ha percorso la ‘via russa’ alla immunizzazione, chiudendo un accordo con Mosca nella seconda metà di dicembre. Il piano di vaccinazione dell’Argentina, avviato lo scorso 29 dicembre, è difatti basato principalmente sul farmaco approntato dall’Istituto Gamaleya.

Finora a Buenos Aires sono arrivate 1.220.000 dosi, mentre un’altra fornitura è attesa per il fine settimana. A questi si aggiungono 580mila dosi AstraZeneca consegnate dall’India e 904mila dosi del vaccino cinese Sinopharm giunte in Argentina lo scorso giovedì. Finora le autorità sanitarie argentine hanno somministrato circa 900mila vaccini. Di questi, 300mila sono già seconde dosi.


Alla produzione dello Sputnik V prenderà parte anche il laboratorio della indiana Hetero Labs Limited con cui l’azienda argentina ha una collaborazione da oltre 25 anni. L’accordo prevede la costruzione immediata di impianti di alta tecnologia a Pilar, sede operativa Richmond, con un investimento previsto tra i 70 e i 100 milioni di dollari per cinque anni.

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Il primo arrivo del vaccino Sinopharm a Buenos Aires

Prevedibile l’impennata delle azioni Richmond che sulla piazza di Buenos Aires hanno registrato un aumento del 45 per cento per poi attestarsi sul 20 per cento alla fine della giornata finanziaria di venerdì 27 febbraio.

Il coronavirus in Argentina ha finora totalizzato 2.093.411 casi con 51.795 decessi con una occupazione dei posti di terapia intensiva leggermente in feriore al 60 per cento a livello nazionale.

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