Lentamente, ma a ritmo sostenuto, anche l’Argentina vede crescere nuovamente i casi di Covid. È una tendenza che si sta manifestando già da un paio di mesi: la curva cresce da ormai nove settimane e, come spiegano gli esperti, anche nel paese sudamericano, è la variante Delta la causa di questa maggiore diffusione. Che si sccompagna alla preoccupazione derivante dal propagarsi della Omicron a livello globale.

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I dati degli ultimi giorni evidenziano un aumento dei contagi del 42 per cento rispetto all’inizio della scorsa settimana. Se, inoltre, la media giornaliera di due mesi fa era di 400 casi, l’aumento ha portato ai 3.512 di lunedì 13 dicembre. Nella settimana dal 29 novembre al 5 dicembre, le nuove infezioni sono state 14.224 ma in quella dal 6 al 13 dicembre sono già saliti a 21.291. Dall’inizio della pandemia, l’Argentina è ormai nella nefasta top ten dei paesi con più contagi: 5.361.967. I decessi sono stati finora 116.792.

Soffermandosi su due particolari distretti dell’Argentina, dal 16 novembre nella provincia di Buenos Aires la media settimanale dei contagi – secondo gli esperti più attendibile di quelal giornaliera per effetto del flusso dei dati – è aumentata del 58 per cento. Nella capitale, invece, è quasi raddoppiata, toccando il 92 per cento. Fuori dai grandi agglomerati urbani, l’aumento stimato della media settimanale è del 66 per cento.


Sotto controllo è finora la situazione nei reparti di terapia intensiva. L’ultimo aggiornamento del ministero della Salute è di 704 pazienti ricoverati, con un indice di occupazione al 35 per cento a livello nazionale e al 37,8 per cento nell’area metropolitana di Buenos Aires, dal principio il distretto più colpito dall’epidemia di Covid.

A ben vedere, si tratta di numeri lontani dal picco dei 7.969 del 14 giugno scorso, ma il timore dei sanitari è il ritardo nel completare la schema vaccinale. Come ha recentemente spiegato la titolare della Salute, Carla Vizzotti, tra gli argentini c’è una pericolosa percezione di “avere superato il momento peggiore”. Che, come l’Europa sta insegnando, non è così.

Occorre, ribadiscono da settimane le autorità sanitarie e politiche, una accelerazione sulle seconde dosi e sulla dose di rinforzo. Oltre il 30 per cento della popolazione vaccinabile non ha difatti completato il ciclo previsto della doppia somministrazione. Un fattore che può facilmente andarsi ad associare al fatto che il 90 per cento dei casi registrati corrisponde alla variante Delta, con tutta la sua forza di contagio.

La preoccupazione, che appare come una inesorabile aspettativa, è un nuovo aumento dei casi alla fine dell’anno, effetto dei tradizionali festeggiamenti e delle misure di prevenzione pressoché abolite o disattese nel concreto. Dal 1 gennaio anche in Argentina sarà in vigore il ‘pase sanitario’, il green pass richiesto per la partecipazione a eventi e per l’accesso a luoghi di aggregazione. La provincia di Buenos Aires, la più popolosa del paese, ha anticipato la misura al 21 dicembre.

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