Il femminicidio continua a essere una emergenza sociale anche in Argentina. Uno studio elaborato dall’osservatorio ‘Ahora que sí nos ven’ mette in evidenza che nei soli mesi di gennaio e febbraio del 2019 sono stati 54 i casi registrati. Una vittima di femminicidio ogni 26 ore. Una tendenza che sembra spaventosamente in aumento, considerando che nel 2018 le vittime sono state 260.

Dai dati emerge che il 96 per cento dei responsabili è composto da uomini molto vicini alle vittime. Nel 37 per cento dei casi si è trattato del partner, gli ex sono stati il 25 per cento, 16 i familiari e il 18 per cento dei rei è fatto di conoscenti della vittima.

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Di qui la critica delle attiviste: “La violenza machista uccide quasi una donna al giorno e ciononostante lo Stato continua a non destinare i fondi necessari ad applicare le leggi vigenti sulla protezione delle donne”, spiega Raquel Vivanco, responsabile dell’osservatorio. Che, inoltre, parla di assenza di garanzie.


“Alle donne non viene garantito l’adeguato accesso alla giustizia. Il 20 per cento delle donne assassinate quest’anno aveva sporto denuncia, mentre il 16 per cento avevano ottenuto misure di prevenzione a carico del responsabile. Però – conclude – la giustizia non ha assicurato loro protezione. E oggi quelle donne non ci sono più”.

A essere più esposte alle peggiori forme di violenza, segnala il report, sono le donne giovani. Nei primi due mesi dell’anno in corso, il 18 per cento delle vittime di femminicidio avevano tra i 15 e i 25 anni.

E la lotta delle donne che chiedono sicurezza e giustizia vedrà, anche in Argentina, il prossimo 8 marzo, specifiche iniziative per denunciare abusi e violazione di diritti che continuano a perpetrarsi sulla pelle delle donne.

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