Un gatto delle Ande è stato avvistato nella riserva naturale Ramsar Villavicencio, nella provincia argentina di Mendoza. Una notizia confortante per gli addetti ai lavori e l’ambiente, considerando che si tratta di una specie a rischio estinzione che non veniva intercettata da dodici anni. Poco più grande di un gatto domestico, non supera i sei chili di peso, di indole solitaria, il Leopardus jacobita ha il suo tradizionale habitat nel Perù centrale e meridionale, in Bolivia occidentale, nel Cile nord-orientale e nell’ovest dell’Argentina.

gatto delle ande avvistamento argentina mendoza estinzione


Il gatto delle Ande vive in spazi d’alta quota, principalmente da 3.000 a 5.100 metri, e la maggior parte degli avvistamenti è avvenuta sopra i quattromila. Preferisce aree semi-aride o aride con vegetazione sparsa sopra il limite del bosco, principalmente in habitat dominati da aree umide ben irrigate dallo scioglimento di ghiacciai e boscaglie secche associate.

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Diverse le ‘abitudini’ del gatto delle Ande in Argentina, dove i precedenti avvistamenti, nelle province di Mendoza e Neuquén, sono avvenuti nelle steppe della Patagonia ad altitudini più ridotte, dai 650 ai 1.800 metri, quindi anche sotto il limite del bosco, in zone rocciose con vegetazione a macchia e steppa. Lì la sua principale preda è il chinchillón, la viscaccia boliviana, specie di roditore della famiglia Chinchillidae.


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La sua vita in ambienti isolati, di difficile accesso, e il carattere schivo fanno del gatto delle Ande una specie ancora poco conosciuta a livello mondiale, oltre a essere considerata sotto minaccia di estinzione. A mettere a rischio la sua sopravvivenza principalmente la caccia e lo sviluppo di attività estrattive che solitamente non contemplano quella specie negli studi sull’impatto ambientale.

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L’ultimo avvistamento nella stessa riserva naturale era avvenuto nel 2008, attraverso telecamere nascoste, senza possibilità di accertare se si trattasse di un esemplare stanziato nell’area o sconfinato, giacché la sua presenza non è stata successivamente registrata. Poi, quattro anni dopo, l’organizzazione Alianza Gato Andino ha pubblicato uno studio relativo alla diversità genetica del gatto delle Ande, segnalando la riserva naturale di Villavicencio come un sito fondamentale per la conservazione della specie.

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