In Argentina si torna a parlare di hantavirus, dopo il focolaio registrato lo scorso anno a Epuyén, località della provincia patagonica di Chubut. Casi furono riscontrati anche in altre province del paese. Oggi il ministero della Salute ha reso noto che nella sola provincia di Buenos Aires su 195 casi sospetti ne sono stati accertati 13, mentre 24 sono ancora in fase di esame. Due sono le persone (32 e 57 anni) decedute dopo aver contratto l’hantavirus.

I casi sono stati individuati nelle località bonaerensi di Berazategui, Olavarría, Las Flores, Azul, Chivilcoy, La Plata, La Matanza, Pinamar, General Alvarado e Marcos Paz. In tutti i casi è stato necessario il ricovero in ospedale.

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Secondo le autorità sanitarie tutti i casi sono stati registrati in aree della provincia considerate endemiche, cioè non nuove a episodi di hantavirus soprattutto in primavera e estate, stagioni che concentrano il 70 per cento dei casi, normalmente tra i mesi di novembre e marzo.


Hantavirus, cosa è e come si trasmette
L’hantavirus è un virus trasmesso da roditori. Gli essere umani ne vengono colpiti per effetto di inalazione di saliva, urina, feci o altre secrezioni di questi animali.

Dove
In tutti i continenti. I vettori cambiano a seconda della zona. In Europa è l’Arvicola rossastra, un mammifero roditore appartenente alla famiglia dei cricetidi. In questo caso l’infezione porta a complicazioni renali.

I sintomi ed effetti
L’hantavirus può causare due condizioni cliniche potenzialmente mortali: Sindrome cardiopolmonare e Febbre emorragica con sindrome renale. I sintomi: affaticamento, dolori muscolari, mal di testa, vista sfocata, arrossamento intenso del volto e degli occhi, possibili secrezioni.

Tasso di mortalità
Secondo i dati della comunità scientifica, in caso di Sindrome cardiopolmonare per hantavirus il tasso di mortalità è del 38 per cento; dal 5 al 15 per cento in caso di Febbre emorragica con sindrome renale.

Trattamento
Antibiotico specifico accompagnato da antipiretici e analgesici.

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