Il monumento a Cristoforo Colombo di Buenos Aires può finalmente cominciare una ‘nuova vita’, dopo spostamenti e polemiche e l’inaugurazione del luogo che lo ospita. Sul Paseo de la Costanera, nei pressi dell’aeroporto cittadino ‘Jorge Newbery’, con sguardo al Río de la Plata. È difficile che torni dove ha fatto bella mostra di sé per novant’anni, nel cuore della capitale argentina.

il monumento a Cristoforo Colombo di Buenos Aires paseo costanorte


Realizzato dallo scultore Arnoldo Zocchi e donato dalla comunità italiana nel 1921, il monumento a Cristoforo Colombo di Buenos Aires è sempre stato ammirato sulla Avenida La Rabida, nei pressi del palazzo presidenziale della Casa Rosada. Fino al marzo del 2013, quando l’allora presidente Cristina Fernández decise di rimpiazzare il navigatore genovese con un monumento alla eroina dell’indipendenza boliviana Juana Azurduy, donato dal presidente boliviano, Evo Morales.

il monumento a Cristoforo Colombo di Buenos Aires paseo costanorte


Una decisione che provocò anche tensione tra il governo nazionale e quello della città autonoma di Buenos Aires, entrambi a dichiarare la propria competenza sull’opera. Alzò la voce anche la comunità italiana, ma senza risultato. Inizialmente, l’esecutivo nazionale era dell’idea di una traslazione a Mar del Plata delle sue 623 tonnellate distribuite in 26 metri di altezza, fino alla decisione di ‘alloggiare’ il monumento a Colombo sulla Costanera Norte. Poi altre polemiche per lo stato di quasi abbandono dell’area e dell’opera.


il monumento a Cristoforo Colombo di Buenos Aires paseo costanorte


La statua presentava i segni del tempo e, difatti, nel 2014 una perizia ad hoc aveva messo in evienza che le crepe erano la conseguenza delle vibrazioni prodotti dal traffico cittadino e dal bombardamento della Casa Rosada nel 1955, quando Juan Domingo Perón era nel mirino dei militari. Ma fu anche dimostrato che parte dei danni furono diretta conseguenza dello smantellamento.



Nel giugno del 2014 il governo nazionale e quello della capitale si accordarono sulle modalità del trasferimento, i costi di restauro e la nuova ubicazione, con l’esecutivo nazionale a sopportare la maggior parte dei costi necessari. I 250 pezzi in cui era stata smontata la stuatua sono stati depositati in un magazzino nei pressi dell’aeroporto Newbery, fino alla collocazione, nel 2017, di fronte allo scalo.

Nel frattempo, però, anche Juana Azurduy ha cambiato ‘casa’, trovandosi ora davanti al Centro Cultural Kirchner. Una rimozione necessaria per la costruzione di una recente opera pubblica stradale, il Paseo del Bajo.

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