Nuovo colpo di scena nell’inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona. L’avvocato che rappresenta il figlio più piccolo del Diez, Dieguito Fernando avuto da Verónica Ojeda, ha chiesto ai magistrato titolari delle indagini l’arresto di quattro degli indagati. Si tratta del noto Leopoldo Luque, neurochirurgo ex medico personale di Maradona, della psichiatra Agustina Cosachov, dello psicologo Carlos Díaz e della dottoressa Nancy Forlini.

I quattro sanitari, a vario titolo, avevano in cura Diego Armando Maradona nelle ultime settimane della sua vita, dopo l’intervento per l’ematoma sudurale. Insieme ad altre tre persone, sono indagati per omicidio colposo semplice, come risulta dagli atti della procura di San Isidro.

L’avvocato di Dieguito Fernando – Mario Baudry, compagno di Verónica Ojeda – nella sua richiesta presentata ai magistrati non risparmia accuse pesanti ai quattro medici: “Diego Armando Maradona ha perso la vita il 25 novembre 2020 a causa di un abbandono intenzionale da parte degli imputati e di diverse persone della sua cerchia ristretta”.


Queste, continua l’argomentazione del legale, “pur conoscendo la patologia sofferta da Maradona e che con la cura che gli era stata prescritta poteva morire, non solo hanno continuato la cura, ma non fecero nulla per cambiare l’esito, avendo impedito ad altri professionisti e alla sua famiglia di intervenire per cercare di prendersi cura di Maradona e salvargli così la vita”.

morte maradona medici indagati arresto leopoldo luque
Matías Morla e Maximiliano Pomargo

Secondo Baudry, “è evidente che aradona è stato prima privato di tutti i suoi beni, dei suoi marchi e persino del proprio nome e, successivamente, è stato lasciato a se stesso, mettendo professionisti che non avevano l’esperienza e le conoscenze sufficienti per curarlo, effettuando manovre che impedivano di avvicinarlo alla sua famiglia e ad altri professionisti che potevano curarlo”.

Poi l’altra accusa, durissima: “Gli fornivano droghe legali e illegali per aggravare le sue condizioni di salute, cercando di provocare un morte che sembrava naturale. Morto Maradona, l’unica cosa che aveva valore erano i suoi diritti di immagine e il marchio che, sorprendentemente, non aveva più né potevano essere trasmessi ai suoi eredi, poiché, secondo gli atti dei documenti, questi diritti erano a nome di una società che è composta da quelle persone che avrebbero dovuto prendersi cura di lui e non lo hanno fatto”.

Inoltre, Baudry ha chiesto che siano indagati anche l’amico e avvocato del Pibe de Oro, Matías Morla, la sorella Vanesa Morla e il marito di quest’ultima, Maximiliano Pomargo. Tutti, secondo il legale del figlio minore di Maradona, avrebbero avuto condotte dirette a privarlo del controllo di suoi interessi economici come diritti, marchi e altre attività economiche al fine di trarne personale vantaggio. Anche le figlie di Maradona non hanno mai nascosto dubbi sull’operato di Morla.

TI POTREBBERO INTERESSARE