Addio a César Pelli, architetto argentino di fama mondiale. Tra le sue principali realizzazioni, le Petronas Tower di Kuala Lumpur, per sei anni l’edificio più alto del mondo. In Italia, Pelli è ricordato soprattutto per i 150 metri della Torre Unicredit (231 se si considera la guglia) che, inaugurata nel 2012, è tuttora è il più alto grattacielo nel nostro paese. È sua l’idea della nuova Milano e della riqualificazione dell’area di Porta Nuova-Porta Garibaldi.
Di chiare origini italiane, nato e cresciuto a Tucumán nel 1926, ha studiato presso l’università di quella città del nord argentino. Ha però vissuto negli States dagli anni Cinquanta acquisendo cittadinanza americana e dove ha perfezionato i suoi studi all’università dell’Illinois.
Da Londra a Hong Kong passando per New York, sono diversi i paesi in cui César Pelli ha lasciato la sua impronta. Il suo segno distintivo sono le torri-grattacielo sparse per il mondo, da Londra a Zurigo, da Siviglia a L’Aia fino Buenos Aires e Madrid.
Nel corso degli anni Novanta ha messo la sua firma su numerose realizzazioni, spesso caratterizzate dalla loro imponenza. In Europa: il piano urbanistico per il quartiere di Abandoibarra di Bilbao, la Zurich Tower a L’Aia, Puerto Triana a Siviglia. In Giappone: il Sea Hawk hotel & resort a Fukuoka, il Ntt corporation headquarters a Tokyo, il Museo nazionale di arte a Osaka. Numerose opere anche negli Stati Uniti e a Buenos Aires c’è la sua firma sull’edificio República.
L’apice della fama di César Pelli è nelle due torri gemelle Petronas: 452 metri di altezza da terra, ai quali vanno aggiunti i 73 metri dei pinnacoli, divenute il nuovo simbolo della capitale della Malesia.
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