Hanno il destino segnato i pappagalli argentini che popolano alberi e cieli di Madrid. Sulla base della legge sulla Biodiversità, il governo della capitale spagnola ha deciso di sterminare il 90 per cento degli esemplari della specie argentina, unitamente al parrocchetto dal collare o di Kramer. Sono considerati una vera piaga, una minaccia per l’ecosistema locale mettendo a rischio le specie autoctone oltre a trasmettere malattie a altri uccelli e anche agli esseri umani.

pappagalli argentini abbattere madrid ecosistema

Come spesso accade in questi casi, la mano del colpevole è quella dell’uomo. I pappagalli argentini, originari delle aree semitropicali del nord dell’Argentina, a Madrid ci sono arrivati in modo clandestino, per essere destinati al mercato nero. Fino a qualche anno fa, spiegano gli esperti, gli esemplari nella capitale spagnola erano all’incirca un migliaio. Il resto lo hanno fatto le dinamiche naturali della riproduzione, fino a costituire un problema per gli equilibri dell’ecosistema locale.

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Il piano delle autorità madrilene è anche consistente sul piano finanziario. Inizialmente era stato previsto uno stanziamento di centomila euro, poi elevato addirittura a tre milioni di euro ricorrendo a un metodo tecnico-scientifico meno violento.

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Gli esemplari di pappagalli argentini da abbattere sono circa dodicimila, con un costo calcolato di 272 euro per ogni volatile. Il piano, il cui avvio è previsto per ottobre 2020 con una durata di circa due anni, prevede varie fasi, dalla cattura, al controllo delle uova deposte, la distruzione dei nidi, un successivo controllo biologico delle aree interessate e, infine, la morte degli uccelli catturati.

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