Chi proprio non riesce ad apprezzare la pizza ‘argentina’ – che non è la peggiore del mondo ma, appunto, è argentina – sarà confortato dall’ultimo ranking elaborato, in Italia, da 50 Top Pizza. Che ha ‘eletto’ una pizzeria di Buenos Aires come la migliore del Sudamerica.
È la pizzeria San Paolo, nome decisamente emblematico e sicuramente legato all’origine del suo creatore, il maestro pizzaiolo (anzi, pizzaiuolo per non frustrare la tradizione partenopea) Maurizio de Rosa. È lui stesso ad annunciare il traguardo, ringraziando famiglia, collaboratori. Ma anche “ai colleghi che mi hanno preceduto e che mi seguiranno”.
Perché, non va mai dimenticato, tra Napoli e Buenos Aires, tra l’Italia e l’Argentina, c’è un vincolo e una comunanza di idee e progetti difficile da spezzare nonostante i decenni che passano e una certa omologazione imposta a livello globale anche in fatto di gusti e cucina.
“Adoro Buenos Aires e ho voluto rappresentarla degnamente. Noto i progressi che ultimamente abbiamo raggiunto e sono certo che la nostra è una città gastronomicamente forte”, spiega de Rosa. “Come emigrante sono orgoglioso di tornare nella mia città natale per ricevere l’abbraccio di colleghi che sono stati miei maestri, che mi hanno ispirato, dato la possibilità di migliorarmi ogni giorno. Questo riconoscimento è un punto di partenza”.
Il 50 Top Pizza è una occasione importante per gli addetti ai lavori, anche per la severità dei coordinatori della guida: i giornalisti esperti del settore Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere, che si sono avvalsi un un centinaio di ‘ispettori’ inviati in incognito nei vari locali in Italia e nel mondo.
Alla pizzeria San Paolo è dunque andato il Premio Birrificio Valsugana Migliore pizzeria in Sudamerica 2019. Per chi vive nella capitale argentina non è una novità e ci è capitato di notarla consigliata tra lo scambio, spesso esigente, di idee e suggerimenti nel gruppo facebook Italiani a Buenos Aires.
La storia di Maurizio de Rosa ha in sé diversi tratti di quella italiana, della sua mobilità di persone, sapori e sapere dei sapori. La sua è una famiglia che già occupava il suo spazio nel settore. Il trasferimento a New York, gli studi economici durante i quali lavorava in un ristorante napoletano. Poi il dottorato e il lavoro in banca. Ma le origini chiamavano e aprì un ristorante e una pizzeria degli States.
E infine Buenos Aires, con lo chef di Bahía Blanca Dante Liporace: prima a La Lucila con il locale Partenope, poi San Paolo nel quartiere Palermo. Dove, spiega De Rosa, la lievitazione della massa è un passaggio fondamentale, dalle 8 alle 12 ore, per ottenere un prodotto finito morbido e digeribile. Si stende a mano, olio d’oliva, forno a legna, diametro massimo 35 centimetri e bordo ‘a cornicione’ come ‘legge’ napoletana impone.
50 Top Pizza – Gli altri vincitori
Migliore pizzeria in Italia
- I Masanielli – Caserta
- Pepe in grani – Caiazzo
Migliore pizzeria in Europa
50 Kalò – Londra
(anche Premio Città di Napoli Migliore pizzeria napoletana fuori dall’Italia 2019)
Migliore pizzeria in Nordamerica
Razza pizza artigianale – Jersey City
Migliore pizzeria in Brasile
Bráz Quintal – San Paolo
Migliore pizzeria in Africa
Massimo’s – Città del Capo
Migliore pizzeria in Giappone
Tamaky – Tokyo
Migliore pizzeria in Asia
Kytaly – Hong Kong
Migliore pizzeria in Oceania
400 gradi – Brunswick
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