Le bande di narcotrafficanti continuano a far scorrere sangue a Rosario, città che in Argentina da anni presenta devastanti problematiche di ordine pubblico. Nelle ultime ore sono due le vittime, con un ferito gravissimo, della contrapposizione tra i gruppi criminali che si contendono mercato e traffico di stupefacenti.

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Le ultime due vittime sono una donna di 33 anni nel quartiere Tablada, che era in compagnia del figlio sedicenne rimasto ferito da copi di arma da fuoco a testa e torace, e un tredicenne. Rimasti feriti anche due adolescenti di quindici anni d’età nel quartiere Fisherton.

Gli ultimi fatti di sangue aggravano un bilancio già drammatico nella popolosa città argentina. Dall’inizio dell’anno, a Rosario sono già 436 gli scontri a fuoco tra bande di narcos nei quali sono risultate uccise 163 persone. Un omicidio ogni 31 ore.


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Alla fine diluglio la città era stata scossa da altre gravi azioni criminali, che hanno prodotto tre vittime – tra i diciotto e i venticinque anni di età – in meno di cinque ore, portando polizia e magistratura a parlare di “un nuovo record” nella ormai insostenibile contrapposizione tra le bande di Rosario e del suo hinterland.

Anche il 2021 si era chiuso con numeri choc: è stato l’anno più violento dal 2014, con 241 omicidi cioè un aumento del 470 per cento. Recentemente il governo nazionale ha assicurato rinforzi alle forze di polizia locali e provinciali, che però non sembra produrre effetti sull’ordine pubblico.

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