L’Università di Buenos Aires (Uba) festeggia i suoi due secoli di storia dalla sua istituzione duecento anni fa, il 9 agosto del 1821. Fu l’allora governatore della provincia di Buenos Aires, Martín Rodríguez, a fondare per decreto uno dei principali punti di riferimento dell’istruzione e della cultura dell’intera Argentina, ancora oggi fiore all’occhiello del sapere nazionale, anche a livello mondiale.

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La celebre facoltà di Legge, Uba Derecho

Prima di allora, l’alta formazione in Argentina era possibile solo accedendo all’Università di Córdoba, la più antica del paese, aperta nel 1613. Tuttavia, quest’ultima è rimasta per lungo tempo legata dalla Chiesa cattolica. L’Università di Buenos Aires, sebbene abbia avuto uomini di Chiesa come primi cinque rettori, ha sempre avuto una mission più orientata alla formazione di professionisti e classe dirigente, tenendo presente le necessità del territorio.

Università di Buenos Aires (Uba), 200 anni di storia

Al principio, l’Università di Buenos Aires era organizzata in dipartimenti, tra cui Lettere, Scienze esatte Medicina e Giurisprudenza. Una scelta mirata a fornire una istruzione superiore in grado di orientare l’intero sistema, inserendo l’università nell’architettura istituzionale dello Stato.


La Uba, nella sua storia di successo, vanta cinque premi Nobel che hanno cominciato la propria formazione nelle sue facoltà. Il primo, per il suo Patto anti bellico, è stato il Premio Nobel per la Pace Carlos Saavedra Lamas, politico e diplomatico, che è stato anche rettore della stessa Uba nei primi anni Quaranta. C’è anche Bernardo Houssay, Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi sul diabete.

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Ancora, Federico Leloir, Premio Nobel per la Chimica e Adolfo Pérez Esquivel, anche lui Premio Nobel per la Pace in un periodo in cui l’Argentina e il resto del continente affrontavano la parentesi delle dittature militari. Infine, César Milstein, Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi su anticorpi monoclonali fondamentali nel trattamento di diversi tumori.

All’Università di Buenos Aires si sono anche laureati sedici presidenti. Si tratta di Carlos Pellegrini (1890/1892), Luis Sáenz Peña (1892/1895), Manuel Quintana (1904/1906), Roque Sáenz Peña (1910/1914), Victorino de la Plaza (1914/1916), Hipólito Yrigoyen (1916/1922 e 1928-1930), Marcelo Torcuato de Alvear (1922/1928), Agustín Pedro Justo (1932/1938), Roberto Marcelino Ortiz (1938/1942), Ramón Castillo (1942/1943), Arturo Frondizi (1958/1962), Arturo Umberto Illia (1963/1966), Raúl Alfonsín (1983/1989), Adolfo Rodríguez Saá (2001), Eduardo Duhalde (2002/2003) e l’attuale Alberto Fernández, peraltro docente Uba.

A differenza degli altri grandi atenei del mondo, l’accesso all’Università di Buenos Aires non prevede test di ingresso ed è completamente gratuita. Caratteristiche, queste, che non sembrano influenzare affatto gli indici di valutazione. Lo dimostra anche l’ultimo Qs Ranking Global che vede la Uba al 69esimo posto nel mondo e confermata migliore università dell’America Latina e dell’area iberoamericana. L’unica università pubblica e gratuita in posti di eccellenza mondiale.

Attualmente, l’Università di Buenos Aires ha tredici facoltà con più di 300mila iscritti e 23mila docenti di ogni livello. Cento sono i corsi di laurea e cinquecento le occasioni di formazione post lauream. Sul piano della ricerca, sono 69 gli istituti della Uba, con 1.800 gruppi di ricerca e 868 accordi di cooperazione con altre realtà in tutto il mondo.

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