Sono 6.024.351 i migranti venezuelani che hanno lasciato il paese, stanziandosi in oltre trenta paesi, anche fuori dall’America latina. Il dato emerge da uno studio ad hoc realizzato dalla Plataforma Regional de Coordinación Interagencial para Refugiados y Migrantes de Venezuela (R4V) che vede coinvolte l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati e l’Organizzazione internazionale delle migrazioni.

Le cifre sono impattanti, indicando che ad attraversare il confine del paese di Simón Bolívar è stata una massa che corrisponde a quasi il 20 per cento della popolazione totale. Di questi, quasi cinque milioni (4.978.078) risultano attualmente in paesi dell’area America latina e Caraibi e 465.200 negli Stati Uniti.

Il rapporto non indica le cause alla base dei flussi migratori, ma la diaspora venezuelana è andata aumentando negli ultimi anni a causa della crisi politica, economica e sociale del paese. Le organizzazioni della società civile, in qualche modo, tentano di sopperire all’assenza di dati certi a livello governativo e la stessa Plataforma non esclude che i numeri presentati possano essere anche superiori a quelli finora raccolti.


La medesima riflessione sembra condivisa dall’Organizzazione degli Stati americani: David Smolansky, a capo della commissione che si occupa di migranti e rifugiati venezuelani, è arrivato a definire “agghiacciante” l’esodo dal Venezuela.

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Una manifestazione di venezuelani a Buenos Aires, 2019

È la vicina Colombia il principale paese di arrivo dei migranti venezuelani, con oltre 2,1 milioni di presenze, seguito dal Perù (un milione), Stati Uniti, Cile e Ecuador con oltre 450mila. Primo paese europeo, per ovvie ragioni linguistiche e culturali, è la Spagna (415mila), a sua volta seguita dal Brasile (oltre 261mila) e dall’Argentina, che ne accoglie oltre 173mila. Sulla scelta dell’Argentina qualche analista tenta una lettura economica e politica. Fino al 2018 era tra i tre principali paesi, per poi scendere al sesto posto nel 2021.

Ancora: Panama, Repubblica Dominicana e Messico, oltre i 100mila venezuelani. Dopo c’è l’Italia, forte anche della cosiddetta emigrazione di ritorno facilitata anche dalla doppia cittadinanza, mentre il resto dell’Europa ne conta poco oltre 45mila. Meno in paesi più piccoli del Sudamerica non superando il massimo dell’Uruguay (15mila circa). Tutti i dati sono agiornati, a seconda dei casi, a non oltre la metà del 2021.

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