Chi è stato almeno una volta a Buenos Aires conosce la differenza tra i quartieri nord della capitale argentina e quelli del sud. I primi, Barrio Norte, Palermo o Belgrano – per fare gli esempi più noti – più ‘cool’, accoglienti, soprattutto per i turisti, pieni di opportunità, con un evidente qualità della vita. È proprio questo l’obiettivo di una ricerca realizzata da iCiudad della Città autonoma di Buenos Aires, che mette in risalto i diversi indici di benessere degli abitanti a seconda del quartiere di residenza. Con una differenza marcata.

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Secondo la ricerca, ogni quartiere ha i suoi pro e i suoi contro: in alcuni mobilità e trasporti, in altri il prezzo medio degli immobili, in altri ancora una buona offerta culturale o, altro esempio, il verde. Ma è altrettanto risultato reale che densità molto alta, disoccupazione e redditi bassi convivono negli stessi quartieri. Magli nera, in questo senso, sono La Boca, Barracas, Nueva Pompeya, Parque Patricios, Villa Soldati, Villa Lugano e Villa Riachuelo, cioè quelli compresi tra il Riachuelo e la autostrada 25 de Mayo.



In quella parte della città, spiega la ricerca, il tasso di disoccupazione ufficiale è il più alto della città (13,7 per cento) ed è identico a quello di Yemen o Haiti secondo i dati della Banca mondiale. In più, i quartieri compresi nella ‘Comuna 8’, – la municipalità composta da Villa Soldati, Villa Lugano e Villa Riachuelo – il reddito mensile pro capite è di 540 euro circa. La stessa zona della capitale ha il più alto tasso di mortalità infantile, 11,9 ogni mille nati, che secondo lo studio è equiparabile a paesi come Libia e Tunisia. Spostandosi di qualche chilometro ci si ritrova in tutt’altra realtà, diametralmente opposta.

Sono i quartieri di Núñez, Belgrano e Colegiales a presentare numeri molto positivi sugli stessi indicatori. Il reddito medio mensile è di 1.250 euro circa (quindi il doppio rispetto ai barrios del sud della città), il tasso di disoccupazione è il più basso di Capital federal (3,8 per cento) e corrisponde a quello della Germania. Ugualmente, la mortalità infantile si aggira su tassi tra i più bassi della città.


Al di là della cronica spaccatura sociale tra i vari quartieri di Buenos Aires, ciò che emerge dalla ricerca di iCiudad è che a incidere in modo pesante è la densità di popolazione. Con la evidente necessità di intervenire con politiche pubbliche sulla casa che, nei quartieri più difficili, sono in linea di principio in grado di ridurre conflitti sociali, insicurezza e aumentare le opportunità di sviluppo sociale a partire dall’istruzione.

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