Diversi sono i benefici del consumo della yerba mate finora accertati grazie soprattutto alle sue proprietà antiossidanti e energizzanti. Uno studio in corso in Argentina potrebbe aggiungerne un altro. Condotto dalla Università nazionale del Cuyo e dal Conicet, il corrispondente dell’italiano Cnr, sta accertando l’idoneità di alcune componenti del mate nel trattamento del tumore della prostata.
Tumore della prostata, una ricerca in Argentina sui benefici della yerba mate
Il tema di ricerca sta analizzando l’azione di acido clorogenico, caffeina, rutina e quercetina, tutti contenuti nella yerba mate, nella riduzione dello sviluppo del tumore della prostata. Al momento soo due i lavori già inviati alle riviste scientifiche e in attesa di valutazione, mentre un terzo è ancora in fase di redazione.
In una prima sperimentazione su animali è stato accertato che il tumore ha ridotto le sue dimensioni con il consumo di mate. Successivamente, il test è stato effettuato con uno studio in vitro impiegando linee cellulari del tumore umano della prostata osservando che le cellule sono cresciute meno, arrivando a morire. È risultato che gli effetti della yerba mate sono maggiori durantei primmi stadi del tumore.
Articolo: Ecco perché bere mate è una buona abitudine: tutte le sue proprietà benefiche
Restano ancora da capire gli effetti delle singole componenti del mate sul caso specifico e come si comportano singolarmente e combinate tra loro. Solo dopo, difatti, sarebbe possibile pensare a uno strumento terapeutico. I risultati finora raccolti, spiegano gli esperti impegnati, “sono promettenti ma occorre maggiore ricerca” aggiungendo che due anni ulteriori di indagini sono necessari.
Finora, altri studi hanno evidenziato che il consumo di yerba mate potrebbe giocare un ruolo importante nella prevenzione del cancro al seno e al colon. La scienza però avverte che c’è da tenere in considerazione la temperatura alla quale si assume la tradizionale bevenda sudamericana: l’acqua non deve superare i 70 gradi centigradi.
