Col mese di luglio si riapre a Puerto Madryn la stagione delle balene, tradizione naturalistica delle vacanze nella Patagonia argentina. Da sempre la Península Valdés, nella provincia di Chubut, è meta per l’avvistamento dei grandi cetacei, turismo interno e internazionale. Quella porzione di Patagonia argentina è tra i migliori luoghi al mondo per vivere incontri ravvicinati con le balene, pregiandosi di essere habitat di altra fauna.

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L’avvistamento di balene franche australi a Puerto Madryn è cominciato il 2 luglio, con una presenza consistente di esemplari che garantisce una spettacolo unico ai visitatori. Quest’anno, il primo censimento aereo realizzato dai ricercatori del Conicet – il corrispondente argentino del Cnr – ha già individuato 1.006 cetacei. Si tratta di 496 animali solitari, 33 madri con i 33 figli nati nella stagione 2020, 222 madri con altrettanti figli nati nel 2021.

La maggior parte delle balene franche australi è stata localizzata nelle tradizionali aree di avvistamento di Doradillo, nei pressi di Puerto Madryn, dove è possibile osservarle anche dalla costa, e di Puerto Pirámides, dove gli avvistamenti si effettuano con escursioni in barca organizzate unicamente da personale autorizzato.


Rispettando il loro ciclo riproduttivo, a partire dal mese di giugno le balene sono entrate nei golfi Nuevo e San José alla ricerca di acque calme e riparate dopo una permanenza di qualche mese al largo del Brasile alimentandosi di krill. Al largo di Puerto Madryn e della Península Valdés le prime apparizioni si verificano nel mese di aprile, ma la maggiore concentrazione ha inizio con la fine di giugno e fino alla metà di dicembre. Tempi che permettono turismo sia durante l’inverno australe che a cavallo tra primavera e estate.

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Quando sono pronte alla riproduzione, le balene tornano nello specchio di mare della Península Valdés ogni tre anni considerandole acque sicure e adatte. Alla nascita, i piccoli hanno una lunghezza di circa cinque metri e mezzo e vivono un periodo di allattamento di dodici mesi, lo stesso tempo della gestazione.

Pur essendo la principale attrazione, alle balene franche australi fanno da ‘contorno’ elefanti marini, pinguini di Magellano, delfini, orche e il resto della fauna e flora autoctone. I maschi di balena raggiungono i 12 metri di lunghezza e le femmine tra i 13 e i 16 metri e un peso tra le 30 e le 40 tonnellate.

Per chi sceglie la modalità di avvistamento in barca lo spettacolo è unico. Le balene si avvicinano lentamente, nuotano sotto i natanti per poi emergere a distanze molto ravvicinate dandol’impressione di poterle toccare. Spesso creano onde e getti d’acqua che sorprendono i turisti.

Speciali protocolli della provincia regolano l’attività di navigazione durante i periodi di riproduzione e svezzamento, limitandola alle sole imbarcazioni autorizzate e solo per un gruppo di balene al fine di garantire l’integrità dei cetacei che, nel 1984, sono state dichiarate ‘Momumento naturale’.

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