Ci sono numerose ragioni per visitare l’Argentina da turista. Le bellezze naturali, innanzitutto, paesaggi spesso unici come quelli della Patagonia, le enormi opportunità di Buenos Aires, tradizioni, cultura e cucina. Ma c’è un altro aspetto, preso in considerazione da chi ama fare scelte diverse, mettendo insieme il turismo e lo sport. E anche su questo l’Argentina garantisce esperienze uniche.

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Pensando allo sport e all’Argentina viene in mente il calcio, è facile che sia così. Ma l’ente nazionale per la promozione turistica, l’Inprotur, ha lanciato una sorta di lista, mettendo insieme 15 ragioni, 15 occasioni per una vacanza diversa e appagante. Perché è un paese che, quanto a sport, ha molte facce. Tutte convincenti, sulla base dell’esperienza finora dimostrata.

Turismo sportivo, le 15 proposte top dell’Argentina

Si parte dal grande classico, il Superclásico tra Boca Juniors e River Plate, spesso preso in considerazione dai turisti stranieri. Sono in molti, tra addetti ai lavori e tifosi di tutto il mondo, a sottolineare che quella, ssoprattutto se giocata alla Bombonera, è una partita che non si può mettere a confronto con altre. Neanche con le altrettanto eccitanti Barcellona-Real Madrid o Liverpool-Manchester United. Gli stessi inglesi del The Observer hanno definito il Superclásico “l’esperienza sportiva più intensa del mondo, uno dei 50 spettacoli a cui assistere prima di morire”.


Restando al calcio e all’attualità, c’è anche la ‘proposta Messi’. Si tratta di un tour, nella sua città di Rosario, che include tutti i luoghi più importanti della sua vita, dal primo campetto al Club Abanderado Grandoli in cui ha tiraro i primi palloni in porta.

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Ovviamente c’è anche Diego Armando Maradona, con tour a La Paternal, il quartiere di Buenos Aires sede di società e stadio dell’Argentinos Juniors, sua prima squadra, che ora porta il suo nome. In tutto il barrio, comunque, si respira il mito del Pibe de Oro, soprattutto raccontato dai murales precedenti e successivi alla sua scomparsa. Poi, la sua casa al 2257 di calle Lescano, che comprò dopo aver lasciato l’umile Villa Fiorito, ora convertita in museo permanente sulla sua vita.

A chiudere la parte dedicata al ‘turismo del calcio’ è la altamente raccomandata visita alla Bombonera, il mitico stadio del Boca Juniors nel quartiere de La Boca, con annesso Museo de la Pasión Boquense al suo interno. E respirare l’atmosfera delle strade vicine all’impianto.

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Dal prato dei campi di calcio al mare, quello di Puerto Madryn, nella provincia patagonica di Chubut, capitale nazionale delle immersioni. L’attività subacquea in quella zona dell’Argentina è arricchita dalla presenza fissa di leoni marini e principale luogo di avvistamento delle balene franche australi, oltre al resto della fauna marina che caratterizza quei luoghi.

Il territorio dell’Argentina si presta egregiamente a un’altra attività, anche questa parecchio scelta dai turisti che non amano l’ozio: il trekking. La maggior parte di loro preferiscono la zona di El Chaltén, a ridosso delle Ande, nella provincia patagonica di Santa Cruz, col suo iconico Fitz Roy, meta degli appassionati di tutto il mondo (El Chaltén, quel villaggio magico tra le montagne nel cuore della Patagonia argentina).


Si torna verso nord per il golf: luogo suggerito è nella provincia di Santiago del Estero, quello di Termas de Río Hondo, noto anche perché sede dell’ormai celebre circuito di motociclismo. Di nuovo a sud, Terra del Fuoco, per praticare la pesca. Con più di dieci fiumi, quattro laghi e tre lagune, la provincia ‘alla fine del mondo’. Per la ricchezza delle sue acque, la Terra del Fuoco è considerata una delle migliori zone dell’America Latina per la pesca.

Per gli amanti del canottaggio, in tutte le sue forme, l’ideale è il lago Nahuel Huapi, tra le province di Neuquén e Río Negro, perle induscusse del turismo in Patagonia. È il quarto lago del paese e uno degli angoli più suggestivi dell’Argentina, in qualsiasi stagione. Con i suoi 557 chilometri quadrati di superficie è il luogo adatto per gli sport acquatici tra canoa, kayak, stand up paddle, windsurf e immersioni.

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Ma non c’è Argentina senza cavallo e in realtà ogni provincia è il luogo adatto. Quella suggerita da Inprotur è la provincia di Córdoba, “arricchita dalla sua storia locale, fauna e dall’inconfondibile energia del suo territorio”. Le destinazioni segnalate sono quelle di Pampa de Olaén, La Cumbrecita, Alta Gracia, La Cumbre e Santa Rosa de Calamuchita (L’Argentina calma e silenziosa: La Cumbrecita, il paese pedonale in stile teutonico).

Dalla sella al sellino per gli amanti del ciclismo. Luogo suggerito è la provincia settentrionale di Salta dove si può percorrere la suggestiva Cuesta del Obispo, quaranta chilometri attraversando gli altipiani aridi della Puna Salteña e la selva de Yungas la cui vegetazione combina varie tonalità di rosso, verde e giallo, paesagi ideali per fermarsi a immortalarli.

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Di nuovo verso sud, all’Aconcagua, la montagna più alta del continente americano. Nella provincia di Mendoza, agli amanti delle scalate offre 33 percorsi di accesso di vari livelli di difficoltà, dai principianti agli scalatori più esperti. La stessa Cordigliera delle Ande è uno splendido scenario per praticare lo sci insieme a snowboard, slittino, trekking sulla neve. E vanta San Carlos de Bariloche, il centro invernale più grande e vario dell’America Latina.

In Argentina c’è spazio anche per gli amanti del carrovelismo, grazie ai venti che soffiano in varie aree del paese. Tra queste, la più nota e gettonata è, nella provincia occidentale di San Juan, la pista naturale della Pampa del Leoncito. È una grande pianura di argilla dura, totalmente piatta, nella quale nei mesi da ottobre a aprile soffia un forte vento, perfetto per farsi trasportare.


Infine, quando si parla di sport, non c’è Argentina senza polo che può diventare anche occasione di turismo o parentesi in un viaggio. Buenos Aires ne è la capitale ed è lì che sono diverse le occasioni per praticarlo e per cominciare a impararlo. Del resto, l’Argentina vanta cinque campionati del mondo, tra i paesi che più brillano al mondo.

Cavalli, tradizione e grandi spazi: ecco perché l’Argentina è leader mondiale del polo

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